Un mese da leggere

Ogni mese ti accompagniamo attraverso percorsi tematici diversi, con la proposta di libri in esposizione nella Hall e disponibili per il prestito. Qui un assaggio delle rassegne di questo mese. Buona lettura!
Aggiornato il: 01/09/2023

Settembre 2023 - Professione reporter

elmetti su spalla

Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della Pace istituita dalle Nazioni Unite nel 1981.
Per questo ti proponiamo tanti consigli di lettura per riflettere sulle guerre che hanno afflitto la nostra storia recente e per informarti su quelle che ancora oggi si combattono intorno a noi. Racconti di inviati sul campo, giornalisti, fotoreporter, fumettisti, che dai teatri di guerra di tutto il mondo hanno raccontato e continuano a raccontare l'orrore e la sofferenza, ma anche il coraggio e la speranza. Perché non è voltandosi dall’altra parte e augurandoci che tutte queste atrocità non ci capitino mai, che si può fare qualcosa per la pace.

Iniziamo con i resoconti di giornalisti e inviati di guerra. Massimo Nava rievoca i conflitti più importanti prima della caduta del Muro e descrive la serie di guerre e massacri degli anni successivi, con uno sguardo dal basso, dal punto di vista di coloro che soffrono.
Joby Warrick ci racconta della guerra civile in Siria, del presidente Assad, delle armi al gas sarin, dell’intervento USA, del tentativo di mediazione Russa. Tra le pagine di Domenico Quirico rivivono i fermenti delle primavere arabe, l’odissea di chi è costretto ad abbandonare la propria terra, la parabola di giovani radicalizzati dai cattivi maestri di un Islam che ha tradito la sua vocazione di pace. Franco Di Mare condivide i suoi ricordi di inviato nelle zone calde del pianeta, dall'Iraq al Kosovo, dal Libano al Ruanda, dall'Algeria all'Afghanistan, passando per la Somalia e il Mozambico.

Proseguiamo con i fotoreportage che hanno fatto la storia del giornalismo. Fin dagli inizi del Novecento centinaia di reporter hanno documentato tutti i grandi eventi del nostro tempo: dalla guerra di Spagna ai due conflitti mondiali, dal Vietnam all'Indocina, dalla Bosnia fino alla Primavera araba.
Una raccolta di saggi e cataloghi che documentano le foto di guerra di Robert Capa e quelle di Margaret Bourke-White, per arrivare agli scatti di Bill Biggart, rimasto schiacciato nel crollo delle Twin Towers, fino a quelli di Rémi Ochlik, morto a soli 28 anni a Horns, dove documentava la guerra civile siriana. 

Concludiamo con alcuni importanti esempi di graphic journalism. Emmanuel Guibert, uno dei più grandi fumettisti contemporanei, attraverso le fotografie di Didier Lefèvre, partito nel 1986 al seguito di un’équipe di Medici Senza Frontiere per raggiungere l’Afghanistan dilaniato dalla guerra, fa rivivere il racconto di quel viaggio che ha cambiato per sempre la vita del fotografo.
Joe Sacco, col suo tratto inconfondibile, descrive un aspetto del conflitto in Bosnia spesso trascurato dai media: le atrocità di cui è stata vittima la popolazione musulmana delle zone orientali del paese. Igort ci racconta in diretta l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin e testimonia, giorno dopo giorno, attraverso la voce dei civili, la vita sotto i bombardamenti.

Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore.
E che non ci si può voltare dall’altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.

Gino Strada

Professione reporter - Un mese da leggere (1 MB) File con estensione pdf

Tutti i numeri precedenti