Un gran quantitativo di volumi e documenti si aggiunse al patrimonio della Biblioteca Lazzerini nel 1984, con l'acquisto della biblioteca personale del noto bibliofilo pratese Aldo Petri.
La raccolta era composta da 2065 volumi, 304 annate di periodici, oltre 2300 opuscoli, 1765 fra stampe e incisioni.
Conteneva opere rare e preziose come l'originale della Narrazione e disegno della terra di Prato del Miniati (1595), la Storia della scultura di Leopoldo Cicognara, pubblicata dal Giachetti nel 1823 e le splendide Memorie istoriche della miracolosa immagine di Maria Vergine dell'Impruneta di Giovan Battista Casotti del 1714.
Ben rappresentata è soprattutto la cultura locale dell'Ottocento: ci sono opere di Giuseppe Silvestri, Luigi Muzzi, Piero Cironi, Ermolao Rubieri, Ferdinando Baldanzi, Cesare Guasti, oltre a quelle di Atto Vannucci e Giuseppe Arcangeli, pistoiesi ma, come professori del Collegio Cicognini, profondamente legati alla vita culturale e politica della città.
Particolarmente interessanti sono le opere stampate nelle tipografie pratesi, a cominciare dalla "Biblioteca dei classici latini" commentati dai discepoli del Silvestri.
Del Fondo Petri fanno parte anche dei manoscritti, tra cui documenti riguardanti famiglie della nobiltà pratese come i Migliorati, i Giuntalodi e i Cicognini.
Importanti sono soprattutto le carte private che Petri stesso aveva raccolto in una gran quantità di inserti intestati prevalentemente a personaggi e ad argomenti. Si tratta di materiale di vario tipo: appunti, estratti, fotocopie, numerose cartoline, fotografie e lettere che Petri scambiava con altri appassionati di arte e di storia.
Il tutto a testimonianza dell'ampiezza dei suoi interessi, del suo amore per i libri e per la storia di Prato.
Fra i documenti che il bibliofilo ha conservato, e che sono giunti alla Lazzerini, spiccano i verbali del Comitato Nazionale di Liberazione di Prato, i documenti riguardanti le vicende dell'Archivio Storico Pratese, dell'Azione Cattolica, della Democrazia Cristiana e memorie varie degli anni di guerra e dell'immediato dopoguerra.
Aldo Petri (1918-1983) è stato un grande appassionato di storia e cultura pratese, nonché uomo di profondi ideali politici e sociali. Formatosi nell'ambiente giovanile dell'Azione Cattolica, Petri partecipò alla lotta partigiana nella Val di Bisenzio e fu esponente del Comitato di liberazione nazionale (CLN) di Prato per il Movimento democratico cristiano, attività di cui si hanno numerose testimonianze nelle carte che oggi costituiscono il Fondo.
In seguito a questa esperienza Petri pubblicò il volume Coccodrillo verde, interessante testimonianza dell’atmosfera di quegli anni.
Nel 1952 fu tra i fondatori dell'Associazione turistica pratese e consigliere dell'Azienda autonoma di turismo dal '63 al '71.
Nel 1961 fu nominato, con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettore onorario ai monumenti, antichità e belle arti di Prato.
I suoi volumi sulle Ville pratesi e sulla Val di Bisenzio raccolgono organicamente i risultati di ricerche minuziose, che lo avevano reso il consulente per eccellenza di tutti coloro che si accingevano a studiare le cose pratesi.
Un riconoscimento ufficiale inoltre della sua appassionata attività di ricerca bibliografica e collezionismo è venuto a Petri dal Gruppo bibliofili pratesi, del quale era stato a lungo animatore e che è stato intitolato a suo nome.